AFINEB HA UNA NUOVA SOCIA! BENVENUTA ENNY!

5 Marzo 2020

La famiglia Afineb si allarga!

Siamo molto felici di annunciare che da oggi Afineb si arricchisce della presenza di una nuova socia, Enny Napolitano, fotografa da tutti conosciuta per le sue foto di neonati super colorate!

Avere socie con stili diversi è per l’associazione una vera ricchezza!

Dice del suo lavoro: “La fotografia newborn è il mio grande amore da quando ho iniziato questo lavoro”

 

Leggete qui sotto la sua intervista:

 

 

Come hai iniziato?

Da quando ero bambina ho sempre avuto la passione per la fotografia.

A 5/6 anni sfogliavo e risfogliavo le decine di album fotografici che mia nonna aveva a casa e non mi stancavo mai di osservarli. A circa 12 anni, per gioco, ho cominciato ad imparare Photoshop da autodidatta ritoccando le immagini delle modelle prese da google. Poi ho sentito l’esigenza di dover essere io a realizzare quelle immagini e così, poco dopo, mi sono fatta regalare una compatta ed ho cominciato a fotografare di tutto.

Ho iniziato ad “addentrarmi” nella fotografia newborn a Settembre del 2014, quando stavo impazzendo per la scrittura della mia tesi di laurea in infermieristica e quando mi ero resa conto, nello stesso periodo, dell’esistenza della fotografia newborn vedendo delle immagini sponsorizzate su Facebook da parte di fotografi americani ed australiani. Solo qualche mese prima avevo avuto un’esperienza come studentessa infermiera in una neonatologia e poter prendermi cura dei bambini nati prematuri per me è stato stupendo e sapere che esistesse un tipo di fotografia che potesse ritrarli in quelle pose tanto dolci mi ha incuriosita. Ai tempi dei conoscenti erano in dolce attesa e, dopo essermi documentata studiando con dei video corsi online, ho dapprima fotografato la mamma in dolce attesa e poi il mio primissimo neonato.

Dopodiché, nostante le difficoltà iniziali, ho capito che quel mondo mi piaceva un sacco ed ho cominciato a fare workshop dal vivo con i fotografi newborn più famosi al mondo.

Nel 2015 ho cominciato a lavorare come infermiera in una riabilitazione cardiologica e, nei miei riposi o dopo i turni di notte, mi esercitavo fotografando figli di amici, di amici di amici ecc..

Fino a quando all’inizio del 2016, terminato il contratto a termine da infermiera e con un “Burn out” significativo, ho deciso di mollare tutto, aprire la p.iva e di “buttarmi” vivendo solo di fotografia.

E dopo quasi 4 anni di attività eccomi qua!

Quale genere di fotografia è la tua specializzazione?

Sin dall’inizio ho deciso di fotografare unicamente neonati, bambini, famiglie e mamme in dolce attesa. Da qualche mese, però, non mi occupo più di ritrarre le donne in dolce attesa: credo molto nella “super” specializzazione ed ho deciso di dedicarmi sono a neonati, bambini e famiglie.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Le mie fonti di ispirazione sono i fotografi che ammiro, non solo di fotografia di newborn. Ogni giorno osservo decine di immagini per trovare quella “scintilla” che mi serve per avere l’ispirazione per la realizzazione dei miei ritratti. Anche durante i miei viaggi spesso trovo ispirazione per creare qualcosa di nuovo.

Sono sempre stata una grande amante dei colori belli accesi alla “Disney” (di cui sono una grande fan da bambina) e della perfezione.

Il mio stile è curato nei minimi dettagli, vivace e colorato.

Mi piace dire a chi mi segue che io non offro un “semplice ricordo fotografico” ma che nelle mie sessioni, attraverso la mia creatività, creo dei veri e propri ritratti artistici d’autore con i quali possono abbellire la loro casa.

Cosa ami di più del tuo lavoro?

Sono tante le cose che amo del mio lavoro ma se proprio devo sceglierne un paio è il poter realizzare dei ritratti per dei bimbi così piccoli lasciando per sempre nelle loro vite un ricordo di un valore inestimabile che ha la “mia impronta” e la sensazione di fare qualcosa di meraviglioso quando le mamme ed i papà, a distanza di anni (mentre probabilmente stanno riguardando le loro foto), mi scrivono dicendomi che non potevano fare regalo più bello a loro stessi e ai loro bambini di realizzare dei ritratti artistici da me di questi momenti tanto importanti ed irripetibili della loro vita.

Raccontaci tre cose divertenti su di te.

– Non amo i numeri dispari, tanto è vero che, ad esempio, se vedo che il numero del volume della radio o della televisione è dispari devo assolutamente cambiarlo e renderlo pari.

– Ho paura di tutto ciò che è “sovrannaturale”: non portatemi dunque a vedere film horror, sugli alieni o sui fantasmi perché potrei avere gli incubi per giorni.

– Sono piuttosto “imbranata”: inciampo, perdo l’equilibrio facilmente e vado spesso a sbattere sugli spigoli dei mobili, a volte anche senza rendermene conto perché sono sempre di corsa, e mi ritrovo dei lividi sul corpo senza sapere come me li sono procurati.

La delusione più dura da affrontare?

L’essere considerata da alcune persone alla stessa stregua dei fotografi dei centri commerciali che non sono specializzati unicamente nella fotografia artistica di bambini come lo sono invece io (ovviamente senza nulla togliere a loro che fanno il loro lavoro) e il dover, dunque, “giustificare” il valore del mio lavoro che è diverso dal “fotografo classico”.

Perché hai scelto di diventare socia Afineb?

Ho scelto di diventare socio AFINEB perché desidero che questa professione venga più “regolamentata” e credo che il far parte di un’associazione per la fotografia di neonati e bambini dove sono presenti le migliori fotografe italiane del settore sia, oltre che un onore per me, una garanzia per i genitori per poter comprendere se il professionista è realmente specializzato e competente.